2018
La rincorsa di Achille
La scultura "La rincorsa di Achille" è costituita da un elemento di gesso, sostenuto in un equilibrio precario da tre gambe, che contiene al suo interno una piccola pianta; l'elemento in gesso ha una forma marcatamente geometrica.
L'incontro tra le varietà di elementi è sottolineato dalla contrapposizione della forma geometrica, realizzata in un materiale freddo come il gesso, e la vita di un germoglio che nasce al suo interno.
Lo scopo del lavoro si basa sul "prendersi cura" della nuova vita che cresce all"interno della forma solo apparentemente inadatta ad accoglierla.
Colui che si prenderà cura della scultura dovrà seguire i ritmi della natura e soprattutto "gestirne" l'andamento per evitare che la crescita della pianta al suo interno crei uno sbilanciamento della scultura, ponendo fine all'opera stessa.
La scultura ha bisogno di essere accudita, innanzitutto per non far morire la vita al suo interno, ma soprattutto per non fare che la crescita della pianta sbilanci e destabilizzi la scultura stessa.
Il valore che emerge dall'unione dei due elementi così diversi in questa scultura è La Cura: prendersi cura di qualcosa è un po' come viverla quotidianamente e allo stesso tempo farla proprio.
Animato e inanimato si trovano a coesistere in un equilibrio che sostiene la loro esistenza.
Come nelle culture orientali gli opposti si bilanciano e coesistono, creando un equilibrio vitale ed armonico, così la scultura sottolinea nel titolo il paradosso di questo lavoro: il titolo "La rincorsa di Achille" riprende il celebre Paradosso di Zenone della gara impossibile tra Achille Pié Veloce e la tartaruga e sottolinea l'idea che ciò che può esistere nelle realtà, a volte, a livello teorico possa sembrare impossibile. L'elemento del "sembrare impossibile eppure è lì di fronte" torna spesso nella mia ricerca artistica e nelle strutture che ho messo in equilibrio nell'arco degli anni.
Tecnica - materiali: gesso,ferro, ottone, terra, germoglio
Dimensioni: 65 x 67 x 55 cm
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